"Pistoia. Eventi del Novecento"


13
DIC
2014
"Pistoia. Eventi del Novecento"
Spicchi di Storia Vol. 8


La publicazione edita da Settegiorni Editore, ottavo volume della collana di studi storici sul Novecento "Spicchi di Storia" dell'Istituto di Storia Locale della Fondazione, è liberamente scaricabile in formato PDF. Clicca sul riquadro blu "Documenti" nella parte alta della scheda.

Di seguito un estratto dall'introduzione del volume:

Pistoia. Eventi del Novecento: disegno, architettura, design, arte, ottavo volume della collana Spicchi di storia, è la prosecuzione, non solo ideale ma anche pratica, della pubblicazione dello scorso anno, dedicata al centenario della prima mostra di Bianco e Nero svoltasi a Pistoia nel 1913, e conclude un progetto biennale voluto per prendere in esame i diversi ambiti artistici e culturali del Novecento a Pistoia.
Lo facciamo, come lo scorso anno, affiancando al volume una mostra di opere d’arte e di oggetti di design, necessaria per analizzare aspetti poco conosciuti, o addirittura dimenticati, della cifra artistica cittadina e non solo, che si è dipanata per tutto il secolo scorso.
Del resto, l’arte è uno dei principali settori d’intervento della nostra Fondazione che, fin dalla nascita, promuove la valorizzazione del territorio, stimolando pubblicazioni, mostre, visite guidate, con particolare attenzione alle realtà meno conosciute, ma fortemente impegnate nella tutela e nella conservazione dell’inestimabile patrimonio presente in città e in tutta la provincia.
Questa operazione nasce sotto l’impulso dell’Istituto di Storia locale, la cui finalità è quella di dare risalto, nell’accezione più ampia, al panorama storico e, in questo caso artistico, del Novecento pistoiese, sia attraverso pubblicazioni, sia con iniziative collaterali.
L’evento, anche questa volta, è rappresentato da una vasta selezione di opere, molte delle quali inedite, che documentano l’attività dei protagonisti dei secondi cinquanta anni del secolo scorso e quindi di artisti, architetti, artigiani d’autore che meglio hanno interpretato il loro rapporto con i luoghi di origine e di formazione, trasformando il fervore culturale e il loro modo di concepire la creatività artistica in opere che ancora oggi possiamo ammirare, toccare e, in alcuni casi, utilizzare, perché frutto di una sorta di contaminazione e di interazione fra loro.
Nello specifico, non abbiamo concepito questo volume come mero catalogo della mostra omonima. Entrambi, invece, volume e mostra, si completano a vicenda, per offrire agli estimatori un profilo dell’arte pistoiese del Novecento nelle sue peculiarità, considerate nel periodo storico preso in esame, notevolmente qualificante per tutto il territorio provinciale.
Nel contempo, mi corre l’obbligo di ringraziare l’Amministrazione Comunale di Pistoia per averci concesso l’utilizzo delle Sale Affrescate del Palazzo Comunale, la direttrice della collana Giuseppina Carla Romby e i curatori del volume e della mostra Annamaria Iacuzzi, Gilberto Corretti, Mauro Cozzi e Siliano Simoncini per la levatura scientifica e per la perizia che hanno palesato nel portare a conclusione la propria fatica, gli Enti e i collezionisti privati per la loro sensibilità nel mettere a disposizione le opere, la casa editrice Settegiorni per la notoria cura editoriale e la direttrice del nostro Istituto di Storia locale, Emanuela Galli per aver condiviso con entusiasmo un progetto che, seppure intriso di rigore scientifico, necessariamente si connota per l’impronta divulgativa, indispensabile per una disamina anche da parte di una platea di non addetti ai lavori.
I saggi, infatti, si presentano di facile lettura, favorita anche da un apparato iconografico cospicuo, che accompagna il lettore e che fa del volume un libro non solo da leggere ma anche da guardare.
Auspico, perciò, che gli appassionati di storia locale sappiano valutare positivamente il nostro progetto editoriale ed espositivo, perché la loro approvazione sarà la conferma che non abbiamo lavorato invano.

Franco Benesperi, presidente Fondazione Banche di Pistoia e Vignole-Montagna Pistoiese

 

Per il secondo anno consecutivo ci addentriamo nella temperie artistica pistoiese del Novecento con la volontà di terminare e approfondire campi di indagine precedentemente accennati, delineare protagonisti, linguaggi espressivi, attraverso quattro parole-cardine: disegno, arte, architettura, design. Noti sono gli sconfinamenti, evidenti le contaminazioni e di conseguenza la mole di informazioni e contenuti che potrebbero essere trattati. Si è scelto così, in alcuni casi, di muoversi in modo analitico e sistematico per definire un percorso quanto più possibile esaustivo, in altri di privilegiare situazioni e artisti che hanno lasciato testimonianze indelebili a livello architettonico, ma anche oggetti artigianali di incontestato valore estetico. Nello stesso tempo si è voluto dare uno spazio significativo a “inediti”, autentici scrigni mai visti o opere trascurate e in parte dimenticate.
Si tratta, perciò, di due pubblicazioni complementari che pensiamo possano soddisfare da una parte, il desiderio-bisogno di analisi e sintesi specifiche e approfondite, dall’altra la volontà, da parte di un pubblico sempre più vasto, di comprendere la storia del territorio di appartenenza anche dal punto di vista dell’espressione artistica. Siamo convinti che il nostro sforzo sarà ripagato da tutti coloro che, per studio o semplice curiosità, leggeranno queste pagine rese ancora più accattivanti dal ricco apparato iconografico.
Al solito, questo lavoro non avrebbe visto la luce se non ci fosse stato il sostegno determinante dei collezionisti Paolo Bresci, Ernesto Franchi, Mario Lucarelli, Giovanni Tronci, a cui va tutta la mia gratitudine e profonda stima per la sensibilità che da anni li spinge a condividere finalità e strategie.
Un grazie enorme all’editore Nilo Benedetti per la consueta attenzione, pazienza e competenza, agli autori e in particolare a Siliano Simoncini e ad Annamaria Iacuzzi che hanno voluto con me e il presidente della Fondazione, Franco Benesperi, particolarmente sensibile al mondo dell’arte, condividere e portare avanti l’intero progetto editoriale.

Emanuela Galli, direttrice Istituto di Storia Locale della Fondazione